ICS BOSISIO PARINI – BACHECA SINDACALE on-line - CISL - calendario scolastico 2012/2013 precisazioni per scuole materne
CISL calendario scolastico per l'anno scolastico e formativo 2012/2013 precisazioni per scuole materne
La Giunta regionale, con la Delibera n.3318 del 18 aprile 2012, ha approvato il calendario scolastico per l'anno scolastico e formativo 2012/2013 e successivi.
La validità pluriennale del calendario scolastico, oltre ad una semplificazione procedurale, favorisce la programmazione anticipata sia delle attività didattiche ed educative sia dei diversi servizi connessi all'offerta formativa (mense, traspor-ti, ...). Il calendario scolastico viene inteso come strumento per riconoscere sia l'offerta formativa di ogni autonomia scolastica (flessibilità dell'offerta) sia di prati-ca della sussidiarietà orizzontale, incardinando maggiormente la scuola nel terri-torio.
La scelta che si muove sulla pratica della programmazione puntuale dell'offerta e in un'ottica di governance territoriale che mettono al centro dell'azione delle isti-tuzioni coinvolte l'attenzione alla persona e il diritto allo studio è positiva, tuttavia, la previsione che la scuola dell'infanzia inizi le attività il 5 settembre e le termini il 30 di giugno, diversamente dagli altri ordini e gradi di scuola che iniziano il 12 settembre e terminano l’8 giugno, ancora una volta non libera la scuola dell’infanzia da una pericolosa concezione meramente assistenzialistica.
CISL Scuola Lombardia ritiene importante riaffermare il carattere di "vera scuola" che da sempre abbiamo riconosciuto alla scuola dell'infanzia e invita gli organi-smi competenti e i docenti della scuola dell'infanzia ad utilizzare lo strumento del calendario scolastico per rilanciare un impianto organizzativo e di gestione dell'offerta formativa fondato su ragioni pedagogiche e didattiche, rispettoso delle diverse età ed esigenze degli alunni corretto nell’applicazione delle disposizioni vigenti in materia di orario di funzionamento della scuola dell’infanzia e dell’orario di lavoro del suo per-sonale.
È proprio "nell'ambito del calendario scolastico delle lezioni definito a livello re-gionale” (cfr art.28, c.5 del CCNL Scuola) che "nel rispetto della libertà di inse-gnamento, i competenti organi delle istituzioni scolastiche regolano lo svolgimen-to delle attività didattiche nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di ap-prendimento degli alunni" (cfr art. 28, c. 2 del CCNL Scuola) competono al Colle-gio dei docenti le decisioni relative alla didattica e, in particolare, la programma-zione didattico-educativa annuale " ... da un minimo di 875 ad un massimo di 1700 ore, a seconda dei progetti educativi delle singole istituzioni scolastiche dell'infanzia, tenuto conto delle richieste delle famiglie" (cfr d.lgs. 59/2004).
Il calendario scolastico regionale ha, da questo anno, validità pluriennale e l’organizzazione del servizio che sarà adottata caratterizzerà il Piano dell'Offerta Formativa anche dei prossimi anni. Per queste ragioni l’organizzazione del servi-zio, una volta deliberata dal Consiglio d’istituto dovrà essere comunicata alle fa-miglie e agli Enti territoriali erogatori dei servizi connessi alle attività didattiche.
Il calendario scolastico adottato dall’istituzione scolastica con la definizione e la scansione temporale delle attività educative costituisce, tenendo anche presente le esigenze espresse dalle famiglie e dal territorio, la risposta pedagogica-didattica della scuola.
In questa prospettiva la proposta articolata delle attività da svolgersi dal 5 set-tembre e al 30 giugno, nel rispetto del monte orario annuale (875/1700 ore) potrà prevedere diverse soluzioni, compresa quella che permette, nelle settimane di inizio e fine anno scolastico, un orario di funzionamento, nel rispetto dell’età e delle esigenze degli iscritti, ridotto e/o riservato: ad attività, rivolte a bambine/i bambini di 4/5 anni, per preparare spazi, giochi e organizzare l’accoglienza di nuovi compagni; all’accoglienza e alle prime attività per le bambine/i bambini di 3 anni, an-che con la presenza di accompagnatori; alla ricreazione e ad attività, di riordino e sistemazione degli spazi e del materiale, nelle ultime settimane di attività
Tali scelte organizzative si innestano in quelle che l’istituzione scolastica, in rac-cordo con gli enti territoriali erogatori dei servizi connessi alle attività didattiche, per meglio rispondere sia alle finalità educative e formative sia alle esigenze di flessibilità dell’offerta formativa, può adottare deliberando:
una eventuale anticipazione della data di inizio delle lezioni/attività; un adeguamento del calendario scolastico (per massimo 3 giorni) per esi-genze derivanti dal Piano dell’Offerta Formativa o da specifiche esigenze ambientali.
Sesto San Giovanni, 11 maggio ’12