Andar per Cesana a controllar nidi
Grande aiuto degli abitanti all'attività di raccolta e monitoraggio di informazione sui nidi di rondini e di balestrucci dei bambini della classe seconda della Segantini
La classe seconda della Scuola Primaria «Segantini» di Cesana Brianza, accompagnata dalle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) del Parco della Valle del Lambro, ha effettuato la seconda parte del lavoro, cominciato all’inizio della Primavera, sul censimento delle rondini e balestrucci.
Per tutta una mattinata i bambini hanno percorso le vie del paese ritornando sui luoghi mappati per verificare se le rondini e i balestrucci erano tornati ai loro nidi, aiutandosi con appositi strumenti atti a osservare l’interno dei nidi (binocolo, torcia e specchio montato su un bastone allungabile).
Gli alunni, dopo la mattinata, sempre con l’aiuto delle GEV, hanno toccato con mano le varie problematiche e criticità che stanno dietro a questi uccelli migratori.
Di tutti i nidi censiti, solo alcuni di quelli di balestruccio sono stati rioccupati; quelli di rondine sono stati abbandonati.
Il balestruccio appartiene alla stessa famiglia delle rondini ma è di dimensioni più piccole ed ha una coda più corta; le ali e la parte superiore del dorso sono di colore nero mentre quelle della rondine hanno riflessi blu metallici. I nidi di balestruccio, a differenza di quelli della rondine, si trovano comunemente nei sottotetti e sui balconi di palazzi a più piani, anche in zone molto urbanizzate.
Infatti a Cesana, nella zona «nuova» del paese —dove ci sono le case più moderne— i bambini hanno trovato solo nidi di balestruccio, mentre nel centro storico, dove le case sono di antica costruzione («Curt di Cunzi»), hanno trovato anche nidi di rondine, anche se disabitati da due anni.
Per la prima volta la maggior parte dei bambini ha colto la differenza tra le varie costruzioni del paese: condomini, villette … e corte con cascina: prevalente cemento per le prime e prevalente legno per le seconde. Proprio per questo motivo le rondini scelgono di nidificare laddove trovano un ambiente di una volta, più caldo e accogliente (soffitti bassi, finestre piccole, loggiate con travi a vista, …).
Sebbene semplicemente, i bambini hanno preso coscienza che l’esistenza di questi uccelli migratori è condizionata dalle scelte di vita degli uomini: l’abbandono delle cascine, delle stalle e delle attività di allevamento, l’uso di insetticidi …
Di conseguenza hanno imparato che ognuno di noi può svolgere delle azioni che proteggono l’esistenza dei vari esseri viventi.
L’entusiasmo suscitato da questa esperienza, non solo da parte degli alunni ma anche da parte dei genitori e degli abitanti del paese, ci conforta nel credere che la scuola possa esercitare un ruolo prezioso nella crescita della coscienza ecologica.
Le foto scattate testimoniano la curiosità, l’interesse e la partecipazione degli abitanti nei confronti della ricerca sulle rondini compiuta dalla classe sul nostro territorio.