Da «Poverino» a.... «Voglio vivere! La voglia di vivere»
Il racconto dell'esperienza di Andrea Gentileschi, centralinista all'IIS "G. Parini" di Lecco ai bambini della scuola primaria di Cesana Brianza
Gli alunni delle classi seconda e terza della primaria di Cesana hanno vissuto un’esperienza molto toccante con Andrea Gentileschi, centralinista della scuola Parini di Lecco.
Poco prima di Andrea è giunta a scuola Martina Sansone (un’ex alunna della maestra Adolfa) molto amica di Andrea che ha spiegato agli alunni la difficoltà motoria del compagno, in carrozzina fin da piccolo. Andrea non ha mai camminato.
Con un grande sorriso Andrea è entrato in classe, accompagnato da due altri suoi amici che fanno parte della associazione «Oikos» di Lecco: Marco, studente del Parini di Lecco e Marco, studente di Ingegneria. Si è presentato e ha proposto agli alunni un gioco di coppia. Un bambino, bendato, doveva muoversi seguendo le indicazioni di un compagno per raggiungere la meta senza inciampare. Immediata è stata la sintesi: chi è in difficoltà deve fidarsi di un amico per superare la difficoltà stessa. Anche Andrea deve dipendere dagli altri per muoversi, non è indipendente. Lui stesso ha più volte sottolineato che l’unica diversità, l’unica differenza tra lui e gli altri sta nella dipendenza, nell’autonomia motoria.
Ha fatto poi alzare la mano per chiedere ai bambini chi lo pensava «Poverino, non riesce a fare le cose da solo...». La risposta è stata unanime, tutti hanno pensato quello.
Durante l’incontro Andrea e i suoi amici hanno spazzato via quel sentimento iniziale... alla fine la carrozzina è scomparsa, è rimasto solo Andrea!
Ecco qualche riflessione degli alunni di classe terza:
«...Andrea mi ha fatto capire che lui è pieno di talenti che altre persone non hanno, lui è molto aperto e simpatico: ha spiegato di tutto senza vergogna...»
«... io so fare da sola, lui ha bisogno di molti amici... è questa la differenza»
«... mi batteva il cuore dall’emozione quando Andrea si è messo a cantare la canzone dei Nomadi «Io voglio vivere», la sua canzone preferita...»
«... mi ha colpito quando diceva: «Giocavo a calcio con i miei amici, facevo il portiere! Occupavo tutta la porta...»
«... sono d’accordo con Andrea quando ha detto: «Se qualcuno non vuole vedermi, io non mi giro; si gira lui»
«... Andrea ha voluto farci capire che lui deve avere molta fiducia nelle persone che lo aiutano...»
«... alla fine dell’incontro non ho più visto la carrozzina: è rimasto solo Andrea.»
«... mi ha colpito che ad ogni domanda che gli facevamo, lui non si offendeva ma ci rispondeva...»
«... ho imparato che gli amici sono fondamentali nella vita perché servono per ogni occasione...»
«... Andrea ci ha detto che quando era piccolo le maestre sceglievano le gite scolastiche adatte anche a lui...»
«... prima non capivo perché i suoi amici lo prendevano in giro; poi ho capito che lo facevano non per offendere ma per scherzare...»
Dopo la classe terza Andrea ha incontrato i bambini di classe seconda.
Anche con loro ha parlato dell’importanza del chiedere aiuto alle persone senza che questo venga interpretato come gesto di debolezza o di vergogna e di quanto sia altrettanto importante avere fiducia nelle persone che ci stanno accanto.
Andrea ha un ruolo lavorativo all’interno dell’istituto d’istruzione superiore «G. Parini». I bambini di seconda erano molto interessati alle modalità di svolgimento di tale lavoro e di come, nonostante la sua condizione, riuscisse a svolgerlo. Dopo un avvio timido, si sono lasciati trasportare dalla curiosità e dall’empatia, porgendo domande che spaziavano dai gesti più intimi a quelli più ludici.
Andrea non ha perso l’occasione di raccontare piccoli aneddoti risalenti al periodo scolastico che ha coinvolto molto i piccoli.
Importante è stata la presenza dei ragazzi dell’istituto Parini che hanno raccontato la loro esperienza che molte volte esula da quello che è il dovere ma hanno espresso il vero piacere di aiutare Andrea e le persone con disabilità.