Sabato 27 maggio, in occasione della “Festa dello Sport” organizzata dal professore Adornato, nell’aula Pariniana c’è stato un momento di riflessione e condivisione della mostra d’arte di tutti gli alunni della Scuola secondaria “K. Wojtyla”.

La mostra è stata inaugurata con la visione di un video riguardante le strategie laboratoriali per una didattica inclusiva, ”Un puro gioco di linee”, svolto nella classe IA per includere in questa attività tutti gli alunni, ciascuno con le proprie caratteristiche, potenzialità e fragilità.
Il laboratorio didattico di Arte e Immagine, realizzato dalla prof.ssa Carmela Azzarelli, in collaborazione con la prof.ssa Lucia Cavallo, promuove un percorso ludico, emozionale e conoscitivo con lo scopo di avvicinare i ragazzi ai diversi linguaggi dell’arte, alle tecniche pittoriche e all’opera di un artista Paul Klee, padre dell’Astrattismo. La scelta dell’artista è stata motivata dalla linea di un disegno spontaneo di una alunna e da ciò si è cercato di esplorare tutte le potenzialità espressive della linea, il segno più semplice ed elementare che l’arte conosca. La linea è innanzitutto contorno delle cose, margine tra ciò che è e ciò che non è, disegnare una linea vuol dire rappresentare visivamente un ragionamento astratto ed idearne una, diventa un atto altamente creativo.

In tale attività si è lavorato molto sulla responsabilizzazione individuale e di gruppo, sull’aiuto reciproco e sull’impegno e partecipazione di tutti gli alunni.
Il laboratorio didattico si è svolto in due momenti:

• una fase di lettura e analisi delle opere d’arte e della vita dell’artista P. Klee;
• una fase di rielaborazione creativa di ciò che si è appreso.

Il percorso espositivo della mostra, che parte dall’arte Primitiva al mondo dell’Antico Egitto, dall’arte quattrocentesca all’Arte Moderna fino ad arrivare alla Street Art contemporanea, allestito e preparato dalla professoressa Silvia De Martini e dalla professoressa Carmela Azzarelli, è stato un momento di condivisione tra insegnanti, alunni e genitori, in cui i nostri ragazzi hanno avuto la libertà di potersi esprimere attraverso l’affascinante mondo dell’arte sentendosi, anche per poco tempo, dei veri e propri “artisti”.