Parole gentili
Il 13 novembre l'iniziativa alla scuola primaria "G. Segantini" in occasione della settimana della gentilezza
Il 13 novembre si è celebrata la giornata mondiale della gentilezza e, anche quest’anno, la scuola primaria «G. Segantini» di Cesana Brianza ha risposto con azioni, gesti e immagini poiché, non esiste luogo più appropriato in cui coltivare queste buone pratiche.
La scuola è uno dei luoghi in cui nascono relazioni e scambi, è l’ambito privilegiato per educare al rispetto, alla condivisione e al riconoscimento reciproco.
La gentilezza è cortesia, buona educazione, per questo motivo i bambini hanno giocato a formare «parole gentili» con il proprio corpo.
Si sono scelte parole come
e
poiché le buone maniere, tradotte in azioni rendono migliori noi e gli altri nonché possono contribuire a cambiare il mondo.
La gentilezza è essere delle brave persone: altruiste, generose e disponibili con gli altri in modo disinteressato, è un modo di vivere più armonico e sereno.
Si è scelto inoltre di utilizzare piccoli attrezzi per esprimere tale concetto poiché la gentilezza passa anche dall’uso consapevole di attrezzature e ambienti.
Anche i più piccoli hanno discusso sul significato di questa giornata, sul fatto che in classe si può aiutare il compagno in difficoltà, offrire un po’ di merenda e che la soddisfazione nel porre in atto tali azioni crescerà di pari passo con la felicità degli altri.
Essere gentili non è facile, è necessario insegnare ai nostri alunni che i «problemi quotidiani» si devono risolvere con il dialogo, con l’aiuto delle persone vicine e con la condivisione perché la gentilezza vince sulla violenza, la cultura sull’ignoranza, il sorriso sconfigge la rabbia.
Per questo motivo dovrebbe essere festeggiata tutti i giorni.
Già Seneca sosteneva «ovunque ci sia un essere umano, vi è la possibilità per una gentilezza».